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Marketing Territoriale - Comunicazione e Informazione

EVENTI

Mazara del Vallo, 06 ottobre 2018



 BLUE SEA LAND

“LA DIETA DEI PUPI SICILIANI” STASERA PROTAGONISTA IN OCCASIONE DI “BLUE SEA LAND”, ALLA PRESENZA DI DARIO CALTABELLOTTA


La fortunata opera “La Dieta dei Pupi Siciliani” del medico estetico e specialista in Scienza dell’Alimentazione Fabrizio Melfa approda alla VII edizione di “Blue Sea Land” in corso a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

L’opera, prodotta da EdizioniMediaging nell’ambito della collana “Avanti nel passato”, analizza temi e istanze quali la differenza tra alimentazione e nutrizione, l’industrializzazione del cibo e la necessità di rivisitare in chiave critica le numerose contraddizioni racchiuse negli stili di vita contemporanei. La presentazione si terrà oggi alle 21:30 in piazza della Repubblica; a dialogare con il pubblico sarà l’autore affiancato dal professore Raimondo Pilato, docente di Matematica e Scienze presso l’Istituto comprensivo “Tisia D’Imera”, protagonista di una performance teatrale e co – animatore di un progetto culturale che sarà illustrato insieme al libro. Prevista la presenza di Dario Caltabellotta , direttore del Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea della Regione Sicilia. “Lo ringrazio per l’invito e sono orgoglioso – afferma il dottore Melfa – di avere l’opportunità di divulgare i contenuti della mia opera in un contesto così cosmopolita e prestigioso, che mette insieme Mediterraneo, Africa e Medioriente”. “La Dieta dei Pupi Siciliani” invita il lettore a praticare scelte salutari reagendo alle pressioni esercitate dal marketing per migliorare la qualità della vita e riscoprendo il valore della dieta mediterranea: un orientamento perfettamente in sintonia con gli obiettivi dell’Expo “Blue Sea Land” .











Mazara del Vallo, 5 ottobre 2018


Blue Sea Land
Approvato il documento delle Regioni sulla nuova Politica Agricola Comune 2021-2027.

Nell’ambito della VII edizione di Blue Sea Land-Expo dei Cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente, questa mattina presso il Complesso monumentale “Filippo Corridoni” si è riunita la “Commissioni Politiche Agricole ed Attività Produttive” della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome con l’incontro tra gli Assessori all’agricoltura, Pesca ed Attività Produttive delle Regioni e delle Province Autonome italiane sui temi dell’agricoltura, dell’alimentazione e della pesca. 
 Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome


L’incontro, coordinato dall’Assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Emanuela Bora, e dall’Assessore all’Agricoltura e alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, ha visto l’approvazione del documento da presentare al Ministero dello Sviluppo Economico che prevede come filo conduttore il ruolo del settore agroalimentare per il rilancio dell’Export delle imprese e la bioeconomia. Un documento suddiviso nei seguenti punti:
- Posizione delle Regioni e delle Provincie autonome sulla riforma della PAC post 2020 del settore agricoltura;
- Task force di sistema sulla Cina istituita al Mise: ipotesi coinvolgimento Regioni;
- Informativa su problematiche relative all’acquisizione della documentazione antimafia;
- Informazione sull’Audizione in materia di disciplina dagli orari di apertura degli esercizi commerciali svoltasi il 2 ottobre presso la X Commissione della Camera dei Deputati; 
- Altri argomenti all’ordine del giorno. Delle novità sono emerse anche per quanto riguarda il progetto Itaca.

Il documento è stato approvato da tutti i presenti in sala, insieme ai rappresentanti degli assessorati delle altre Regioni d’Italia collegati in video conferenza fra i quali, Veneto, Toscana, Puglia e Calabria.
Hanno preso parte all’evento l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Girolamo Turano, l’Assessore all’Agricoltura e Pesca della Regione Siciliana, Edy Bandiera, il Direttore Generale del Dipartimento Pesca del Mediterraneo della Regione Siciliana Dario Cartabellotta ed il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu Nino Carlino.

L’Assessore Edy Bandiera ha dichiarato: “È motivo di grande orgoglio vedere approvato oggi in Sicilia da tutte le Regioni Italiane il documento sulla nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC), parliamo di qualcosa come il 28,50% del bilancio dell’Unione Europea destinato ai Programmi Operativi per l’Agricoltura. Tra gli altri argomenti trattati si evidenzia la richiesta dell’Assessore Bandiera di trattazione da parte della Commissione della proposta relativa alla prossima programmazione comunitaria in materia di pesca (FEAMP), nonché la richiesta dello stesso Assessore, recepita dalle Regioni, di dedicare una sessione dedicata della Commissione sul tema delle Politiche per la pesca”.












Mazara del Vallo, 5 ottobre 2018

BLUE SEA LAND
Esperti insieme per affrontare l’emergenza plastica nel Mediterraneo

E’ un vero e proprio allarme accorato quello che gli esperti di Università italiane, ricercatori del Ministero, di Associazioni del Mediterraneo allargato, hanno lanciato nella seconda giornata di lavori di Blue Sea Land-Expo dei Cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente nel convegno, presso l’Auditorium “Mario Caruso”, intitolato “Marine Litter and Biodiversity: Plastic Busters MPAS in Action in The Mediterranean” ed organizzato dall’Unione del Mediterraneo e dal Dipartimento Pesca del Mediterraneo. A coordinare i lavori è stato il Ministro Plenipotenziario Enrico Granara coordinatore Iniziative Multilaterali dell’area Euro-Med del MAECI.


I dati emersi non sono incoraggianti: Il Mediterraneo sembrerebbe essere il più inquinato dei mari del pianeta in quanto a plastica, da quella macro, fatta di bottiglie, oggetti monouso ed attrezzi di pesca abbandonati, sino a quella micro, che si insinua nella catena alimentare, nel pesce di grossa taglia, e perfino quella non visibile come residui di vernici, sfrido di pneumatici, pesticidi.

“Un convegno che affronta uno dei temi più importanti di questa edizione di Blue Sea Land -ha affermato Nino Carlino, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu-   con allo stesso tavolo i progetti europei in campo e le strategie comuni per trovare subito soluzioni nelle agende politiche comuni dei paesi del bacino”.

Miguel Garcia Herraiz, Vice Segretario generale della Union for Mediterranean, esperto di blu economy: Assistiamo a conflitti crescenti, generati dal cambiamento climatico, dalla scarsità di acqua, ma anche il tema dei rifiuti in mare sta preoccupando sempre più le associazioni ed i governi. La plastica è una delle maggiori emergenze, proveniente dal turismo, dall’ industria, dalla pesca.  Occorre subito gestire il fenomeno a livello mediterraneo e coinvolgere la politica”.

Margherita Ferrante, Laboratorio Igiene ambientale Università di Catania: “il pesce è una risorsa fondamentale per la nostra qualità di vita, perchè il suo consumo contrasta attivamente le patologie cardiovascolari, se legato ad un sano stile di vita.  Ecco perché stiamo avviando un brevetto, che ci consentirà di applicare un metodo di ricerca semplice e non costoso per il monitoraggio delle microplastiche di dimensioni minime, sotto il millimetro, per capire la contaminazione della flora e dei fondali, e delle coste. UNICT ha attivato due borse ed un dottorato in biologia, per monitorare in un triennio, la costa ionica e poi ci allargheremo ad altre aree del mediterraneo e anche alle coste atlantiche e pacifiche”.

Maria Cristina Fossi, docente presso l’Università di Siena  e responsabile progetto Plastic Buster  AMP, ha dichiarato: “Le concentrazioni di plastiche in Mediterraneo sono simili a quelle conosciute nelle grandi piattaforme oceaniche, se non in dimensioni, per l’ impatto sulla biodiversità. 91 specie sono già impattate dalle microplastiche e dei derivati della plastica, come ad esempio gli ftalati,  a partire dai  cetacei del santuario Pelagos, alle tartarughe. Il progetto Plastic Busters nato nel 2013 con il sostegno dell’UE Interreg, vuole capire l’impatto del fenomeno plastica sulle attività umane per definire le possibili azioni di mitigazione da intraprendere. In 8 specie edibili che arrivano sui mercati abbiamo trovato un 25% di inquinanti che si accumulano nello stomaco”.

Teresa Romeo, Ispra: “Adesso, passeremo a monitorare la situazione delle Aree Marine Protette con un nuova fase del progetto Plastic Buster. Le AMP (Aree Marine protette) che prenderemo in esame nei prossimi step del programma saranno 15; sono già coinvolte La Grecia, Spagna, Croazia ed Albania, in Sicilia già attive le comunità di pescatori di Lampedusa nella raccolta dei rifiuti e delle reti di pesca abbandonate. Lampedusa in particolare, per il passaggio di balenottere e cetacei, diventerà una base per i ricercatori. L’obiettivo è una governance congiunta per avviare azioni concrete di supporto e di incentivo per la raccolta e lo smaltimento”.

Salvatore Martello, Sindaco di Lampedusa “Ci siamo resi conto che  il mare è la nostra  unica sopravvivenza, per il turismo e per la pesca, dunque il problema della plastica esige soluzioni immediate. Siamo tra le prime isole del Mediterraneo ad aver bandito gli oggetti monouso, ed abbiamo mobilitato la comunità di pescatori nella raccolta, e controlliamo che i rifiuti vadano verso un corretto smaltimento e che non ritornino in mare”.

Prof. Fabio Fava
Il Prof. Fabio Fava, Docente di Biotecnologie industriali dell’Università di Bologna, ed uno dei massimi esperti mondiali di bioeconomia, dopo aver ricordato la figura del compianto Presidente del Distretto Giovanni Tumbiolo con il quale aveva discusso alcuni mesi fa relativamente a progetti di bioeconomia applicati al settore marittimo, ha spiegato: “Il traffico marittimo nel Mediterraneo, ove insistono circa 450 porti, rappresenta il 30% di quello mondiale. Nel Mediterraneo assistiamo ad un quadro complesso, a declino della biodiversità locale, l’aumento della popolazione, la desertificazione dei suoli e l’impoverimento delle risorse idriche, la bioeconomia e l’unica risposta possibile a livello europeo, che integra discipline e politiche di sviluppo della terra e del mare dando lavoro a 18 milioni di persone”. Fava ha parlato del progetto europeo BLUEMED in linea con i principi della bioeconomia (l’economia che impiega le risorse biologiche, provenienti dalla terra e dal mare, come input per la produzione energetica, industriale, alimentare). “BLUEMED –ha detto Fava- ha previsto 12 milioni di euro per la riduzione del marine litter” 

L’On. Salvatore Cordaro, Assessore regionale al Territorio e Ambiente: “La regione Sicilia sta scontando un ritardo su questi temi, un gap sulla gestione dei rifiuti che stiamo superando adeguando le normative esistenti. Abbiamo due disegni di legge in merito, abbiamo già lavorato sui temi del demanio marittimo ed istituito l’autorità di bacino, oltre a proporre una migliore gestione delle 72 riserve naturali e delle aree marine, che pensiamo di accorpare in 11 distretti ambientali tematici per ottimizzare risorse e metodologie di governo”.

       Francesco Mezzapelle
       Responsabile Comunicazione Distretto della Pesca e Crescita Blu
       Maria Laura Crescimanno  

       Consulente media food e turismo
















Palermo, 01 ottobre 2018

BLUE SEA LAND
4-7-OTTOBRE 2018
MAZARA DEL VALLO (TP)


Martedì 2 ottobre alle ore 9.30, presso la Sala Alessi di Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, alla presenza delle Autorità istituzionali si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Blue Sea Land, l’Expo dei Cluster del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente,
giunto alla sua settima edizione. 


La manifestazione, che si svolgerà dal 4 al 7 ottobre a Mazara del Vallo, è organizzata dal Distretto della Pesca e Crescita Blu e dal suo organismo esecutivo per i servizi, il Centro di Competenza Distrettuale, in collaborazione con la Regione Siciliana, il Comune di Mazara del Vallo e la Venice International University. Importante la malleva del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, del Ministero dello Sviluppo Economico, di ITA-ICE, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, della Conferenza delle Regioni e Provincie Autonome e del Sace-Simest. Saranno la Repubblica di Tunisia e quella del Burkina Faso i due Paesi main partner di Blue Sea Land 2018, oltre ad una cinquantina di Paesi che ad oggi hanno confermato la presenza alla manifestazione. 

La settima edizione di Blue Sea Land, nel ricordo del compianto Presidente Giovanni Tumbiolo, ideatore della manifestazione, sarà dedicata alla Blu e alla Green Economy e alla Bioeconomia con la presenza di ricercatori, istituzioni e imprese; numerosi i convegni scientifici e culturali nel corso delle quattro giornate. (vedi in allegato il programma workshop in 
Francesco Mezzapelle 
Responsabile ufficio stampa e comunicazione Distretto della Pesca e Crescita Blu 
Maria Laura Crescimanno 
Consulente media food e turismo  ) 
IL PROGRAMMA

LO SPOT












Mazara del Vallo, 3 ottobre 2018 
Blue Sea Land, l’attesa è finita! 
Domani si apre la VII edizione 


Al via da domani la VII edizione di Blue Sea Land, l’Expo dei Cluster del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente che avrà luogo, fino al 7 ottobre, a Mazara del Vallo. La manifestazione è organizzata dal Distretto della Pesca e Crescita Blu e dal suo organismo esecutivo per i servizi, il Centro di Competenza Distrettuale, in collaborazione con la Regione Siciliana, il Comune di Mazara del Vallo e la Venice International University. Importante la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, del Ministero dello Sviluppo Economico, ITA-ICE, di Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, di Sace-Simest. Paesi main partner di questa settima edizione saranno il Burkina Faso e la Tunisia. 

La VII edizione dell’Expo Blue Sea Land sarà dedicata alle buone pratiche della green e blue economy e della bio-economia. Nel corso della manifestazione sarà ricordato, attraverso diversi appuntamenti, il compianto Presidente del Distretto, Giovanni Tumbiolo, ideatore di Blue Sea Land. 
Blue Sea Land promuove i cluster del settore agro-ittiche-alimentare e delle innovazioni ecosostenibili, le eccellenze che rappresentano l’economia reale dei territori, un modello virtuoso di fare sistema, di creare occupazione, di garantire sicurezza alimentare e di combattere gli sprechi. 

La VII edizione vedrà la partecipazione, con aree allestite nelle principali piazze e vie del centro storico, del Dipartimento Regionale Pesca Mediterranea (Piazza della Repubblica), MIPAAFT (Piazza Santa Veneranda), Regione Calabria (Corso Umberto I), TuttoFood (Piazza Plebiscito), San Lorenzo Mercato di Palermo (Largo Badiella). 






























Palermo, 27 settembre 2018


 Sanlorenzo Mercato sbarca a Blue Sea Land 2018: 
un villaggio gastronomico nel cuore di Mazara 

Valorizzazione dei cluster e delle filiere produttive, eccellenze enogastronomiche, riciclo e sostenibilità, degustazioni, incontri e spettacoli aperti a tutti, sono queste le premesse comuni che hanno determinato la partnership fra Sanlorenzo Mercato di Palermo e Blue Sea Land, l’Expo dei Cluster produttivi dei Paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente. 

Dal 4 al 7 ottobre, la settima edizione di Blue Sea Land vedrà infatti la partecipazione di Sanlorenzo Mercato con un villaggio gastronomico all’interno dell’Expo, dove i visitatori di Blue Sea Land potranno degustare le principali eccellenze siciliane in golose proposte di street food: dal pane con le panelle e le crocchè al mitico panino con la milza, dalle grigliate di carne e gli hot dog di suino siciliano d’alta qualità alle fritture di pesce fresco e il fish&chips preparato al momento, passando il gelato artigianale nella colorata postazione mobile di Brioscià. La cornice sarà quella di Piazza Badiella, a pochi passi da Piazza San Michele e dai vicoli del quartiere arabo (Casbah). 

Le botteghe del Mercato metropolitano palermitano rinascono così all’interno di Blue Sea Land ricreando le atmosfere che già hanno reso Sanlorenzo un punto di riferimento immancabile nel capoluogo siciliano e per tutta la regione. 

Non solo cibo goloso e di alta qualità, il villaggio di Sanlorenzo Mercato vive anche di spettacoli imperdibili con la migliore musica live e i concerti che spaziano dal rock allo swing, per una grande festa tutta da gustare: si comincia il 4 ottobre con con i Plug and Play e il loro sound graffiante e psichedelico del rock 70’ che reinterpreta i classici del periodo; il 5 ottobre è la volta dei Walky Talky, che celebra i grandi artisti della musica italiana, ma anche classici internazionali; il 6 ottobre tocca agli Hulabop con il meglio della musica swing italiana e straniera, dagli anni ’40 agli anni ’60; infine il 7 ottobre arrivano i 4 Spazi, gruppo marsalese Soul-Funky-Jazz-Pop che spazia con disinvoltura tra tanti generi creando un’atmosfera divertente e di festa. 

 Sanlorenzo è un mercato coperto a Palermo in cui si trovano circa 3000 prodotti, con una forte impronta siciliana, da oltre 250 produttori sparsi in tutto il territorio regionale e non solo. Un unicum nel panorama nazionale, reso possibile solo grazie alla biodiversità del territorio siciliano. Per la garanzia e la selezione delle sue materie prime Sanlorenzo Mercato si avvale della collaborazione con Università degli Studi di Palermo, Slow Food e Associazione Provinciale Cuochi e Pasticcieri di Palermo, nonché di una rete di piccoli produttori e coltivatori diretti certificati nel puro rispetto della stagionalità e dei cicli produttivi naturali. Sanlorenzo Mercato è anche un hub di eventi e iniziative legati alla cultura del cibo e del mangiar sano. 

Francesco Mezzapelle 
Responsabile Comunicazione Distretto Pesca e Crescita Blu 
Gaetano Lombardo – 

Responsabile Ufficio Stampa Sanlorenzo Mercato 






















Reportage Superbugs



" Superbugs- Strumenti di intervento nell’era post-antibiotica"

Palermo 18 ottobre 2017- Sala Piersanti Mattarella - Palazzo dei Normanni- 



Alexander Fleming, batteriologo inglese, non avrebbe mai pensato all’eventuale futura resistenza dei batteri alla penicillina, da lui scoperta per caso, nel lontano 1928. Sebbene, negli anni, l’evoluzione della medicina e della farmaceutica ha portato a nuove ed efficaci molecole di antibiotici che agiscono verso molti batteri patogeni, oggi, si è diffuso enormemente un fenomeno, chiamato “antibiotico resistenza”, che è diventato  oggetto di ampie discussioni nei convegni internazionali. 
Ma cos’è? Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, il fenomeno è complesso, ma per rendere un’idea per i non addetti ai lavori, si potrebbe dire che, nel corso degli anni, dopo un eccessivo utilizzo degli antibiotici da parte dell’uomo, soprattutto per combattere patologie non necessariamente curabili attraverso l’antibiotico, i batteri hanno rafforzato la resistenza agli antibiotici, attualmente disponibili .

Questo è diventato adesso un serio problema mondiale, anche se già sin dal 1999, l’Unione europea, in particolare, ha inserito l’antibiotico-resistenza tra le priorità da affrontare con la risoluzione denominata “Una strategia contro la minaccia microbica”. L’antibiotico-resistenza rappresenta un grave problema di sanità pubblica e, un’adeguata ed efficace riduzione del fenomeno, dovrebbe estendersi attraverso misure coordinate multidisciplinari a livello internazionale. In sostanza, il problema è che mentre un tempo le patologie gravi causate dalle infezioni di batteri patogeni potevano essere debellate con gli antibiotici già in uso, oggi necessita spesso di un antibiotico “diverso”, di molecole alternative mai usate prima contro i batteri patogeni per essere sicuri che i batteri siano sensibili e non resistenti debellandone quindi l’infezione.

La Commissione Europea ha identificato nell’AMR (anti microbial resistance) una delle principali priorità della sua agenda politica. «Ogni anno nell’UE» ha dichiarato il Commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare Andriukaitis «le infezioni causate da batteri resistenti agli a antimicrobici provocano circa 25 mila morti. Ma la minaccia non è confinata in Europa. Questo è un problema globale che richiede una soluzione globale».

Su tale argomento, si è discusso giorno 18 ottobre 2017, presso la Sala Piersanti Mattarella, a Palazzo dei Normanni, a Palermo. Il convegno, dal titolo, “Superbugs: Strumenti di intervento nell’era post-antibiotica” è stato organizzato dall’Associazione Culturale Nazionale ONLUS "Giuseppe Dossetti.

Alba Colajanni
consulenza d.ssa Mariella Vitale



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